DELL’ESPERTO
Nel 2014 il Comune di Udine e la Camera di Commercio, in collaborazione con l’Università, hanno promosso “Agenda del Futuro, Udine 2024”, una ricerca per studiare l’economia di Udine e le sue possibilità di sviluppo. Lo studio finale è stato redatto dall’Ocse.
Innazitutto, secondo l’Ocse “l’economia di Udine si è dimostrata notevolmente resistente nel periodo di crisi. Questo non significa che non ci siano stati problemi e che l’Italia non abbia attraversato un periodo di estrema difficoltà. Ma Udine sembra aver resistito alla tempesta meglio della maggior parte d’Italia”. Come leggiamo dai dati aperti pubblicati su questo portale, le unità locali attive nel territorio del comune di Udine sono cresciute negli ultimi anni nonostante la crisi, ovvero la società è riuscita a resistere e a riorganizzarsi per recuperare (la crescita riguarda in particolar modo il settore alberghi e ristorazione e quello dei servizi).
Come constata anche l’Ocse, “i dati raccolti mostrano un quadro molto positivo in termini di imprese con sede a Udine” e “la città sembra ottenere risultati molto migliori rispetto alla provincia, con un aumento più o meno costante nel tempo del numero di imprese in città, in relazione a una sensibile diminuizione delle imprese della provincia”.
In secondo luogo, l’Ocse sottolinea l’importanza di valorizzare anche in senso economico il settore culturale ed enogastronomico. Udine, secondo l’Ocse, “possiede un ricco patrimonio storico, architettonico e culturale anche in conseguenza della sua storica relazione con Venezia”.
In questo senso i dati segnalano alcuni risultati positivi da consolidare e rafforzare. Si verifica non solo la crescita degli arrivi turistici e delle presenze in città, ma anche una buona frequentazione da parte del pubblico dei servizi culturali come i Musei civici.
Inoltre è da poco stato inaugurato il Parcheggio in struttura Primo Maggio, sostenuto non solo dal Comune ma anche da enti come la Camera di Commercio e la Fondazione Crup, che ha l’obiettivo di rendere più semplice possibile l’accesso al Centro commerciale naturale del centro storico di Udine. Particolare attenzione è stata data anche alla mobilità green, potenziando ad esempio il servizio di bike sharing.
Di questi punti di accesso 16 sono nelle principali aree del centro, 10 nei quartieri e 7 all’interno di spazi pubblieci e comunali, come il Castello, Palazzo d’Aronco, ecc.
Rafforzare sempre più il sistema dell’innovazione significa sia investire su infrastrutture e servizi digitali (negli ultimi anni sono stati installati 33 punti di hot-spot per la connessione wifi gratuita, è stata portata la fibra ottica per una copertura quasi del 100% del territorio ed è stata sviluppata la app UdineVicina, hub di informazioni per turisti e cittadini), sia lavorare per il rafforzamento di un modello a tripla elica, che implica un dialogo crescente e una contaminazione reciproca sempre più intensa fra settore dell’università e della ricerca, mondo delle aziende e governo pubblico.
L’Ocse sottolinea che è molto importante respingere la tentazione del declinismo: un concetto che non descrive uno stato di fatto, ma una psicologia. Il declinismo è infatti un sentimento che spinge le persone ad avere una meta-narrazione della città inappropriatamente pessimistica. I dati sull’economia di Udine invece sostengono che la città è stata resiliente e che ha dei punti di forza su cui puntare.